Il genere horror è forse uno dei più difficili da gestire. Come nel cinema, l’horror è tra i generi che più facilmente cadono nel banale. Questo perché l’obiettivo della letteratura horror è quello di suscitare emozioni forti. Paura, ansia e perfino terrore.
Ma non si deve ridurre soltanto a spaventare il lettore. Lo spavento deve essere costruito e coltivato nella trama. Facendo ricorso alle caratteristiche tipiche del genere horror. Per capire meglio questo genere letterario, scopriamone prima proprio queste caratteristiche.
Caratteristiche del genere horror.
Il genere horror richiama già dal nome sentimenti contrastanti. Orrore è infatti quello che si prova per paura. O di fronte a qualcosa di macabro e raccapricciante.
Ma nell’orrore è nascosto anche un sentimento di attrazione. Come quello che ci porta a guardare in basso da grandi altezze. O a osservare cose che ci disgustano.
Vorremmo scostare lo sguardo, eppure continuiamo a voltarci per guardarle.

Questa è la principale caratteristica del genere horror secondo me. Saper suscitare emozioni contrastanti. Spaventare lasciando quel desiderio di saperne di più.
Un’altra sua caratteristica fondamentale è il soprannaturale. In un romanzo dell’orrore non possono mancare elementi di questo tipo. Altrimenti si assocerebbero a generi come il thriller.
Nella letteratura horror, devono essere presenti creature mostruose. Case infestate o abomini di qualunque genere. Nei libri di genere horror deve esserci quindi una componente fantastica. Orrorifica, appunto. Qualcosa che li allontani dalla realtà. Ma non troppo.
Come dare credibilità al soprannaturale.

È la parte più difficile dello scrivere un libro di genere horror. Più che in altri, qui si deve sempre mantenere la massima coerenza. Proprio perché il nostro racconto parla di cose incredibili. Ancor più che in generi come il fantasy. Perché queste paure sono solitamente ambientate nel mondo reale. Devono risvegliare le nostre stesse paure. Farci chiudere il libro convinti che quella cosa potrebbe succedere per davvero.
Per farlo, è quindi indispensabile essere sempre coerenti. Dare informazioni precise e dettagliate. Un po’ come si fa nella fantascienza. Dettagli specifici sulle creature mostruose che appaiono nel romanzo horror. Sulle regole che ne governano il comportamento e l’esistenza. Tenendo in considerazione anche i canoni del genere horror in materia.
Canoni della letteratura di genere horror.

Creature e situazioni sono spesso caratteristiche del genere horror. E come tali hanno quindi una storia nella letteratura di genere horror. Storia che dobbiamo conoscere e rispettare. Non necessariamente seguendola alla lettera. Ma giustificando ogni discostamento. Nessuno ci vieta di scrivere di vampiri che possono camminare alla luce del sole. Ma dobbiamo spiegarne sempre il motivo, se vogliamo risultare credibili.
Caratteristica del genere è anche quella di sfruttare le paure più comuni. Sceglierne una e ingrandirla più possibile. Tramite creature che ne siano la precisa rappresentazione. Creature nascoste nel buio, pronte ad attaccare quando non possiamo vedere. Personificazioni umane di animali che incutono terrore, come ragni o scorpioni. Ma anche rivisitazioni di antiche leggende. Storie che fanno parte del nostro bagaglio culturale, come l’uomo nero. Ricordando una regola semplice, ma fondamentale.
Più il punto di partenza sarà vicino al mondo del lettore, più sarà efficace.
La letteratura di genere horror ha tuttora un ruolo importante. Capace di attrarre estimatori fedeli e attenti alle nuove novità. Un mercato ancora vivo e in evoluzione.
Se sei un amante del genere, fammi sapere cosa ne pensi. Consigliami delle opere che siano emblematiche del genere. E scrivimi nei commenti cosa ne pensi di questo articolo!