Saggistica

Lezioni americane di Italo Calvino, i punti fermi per uno scrittore.

Lezioni americane

Lezioni americane di Italo Calvino è una profonda riflessione sulla scrittura. Il suo contenuto è spiegato benissimo dal sottotitolo. Sei proposte per il nuovo millennio. Sei valori ritenuti dallo scrittore fondamentali. Valori attraverso cui rivedere e analizzare la letteratura precedente. Per trovare la direzione da seguire. Scopriamo insieme la recensione di Lezioni americane di Italo Calvino.

Lezioni americane, contenuto.

Copertina del libro

Lezioni americane prende il suo nome dallo scopo per cui Calvino aveva realizzato questi scritti. Dovevano essere infatti delle lezioni che avrebbe dovuto tenere a Harvard nell’anno accademico 1985-1986. Conferenze cui non ha mai partecipato, essendo mancato nel settembre del 1985.

Quelle contenute in lezioni americane sono quindi le bozze finali del lavoro. Lavoro incompiuto, in quanto la sesta avrebbe dovuto scriverla ad Harvard. Ma non per questo meno interessante e valido.

Le sei proposte per il nuovo millennio.

Le lezioni americane vertono ognuna su un valore ben preciso.

1 – Leggerezza.

La prima qualità che esprime è quella che sente come più significativa per le sue opere. Calvino descrive il suo lavoro di scrittore in una maniera unica. Sostiene che la sua opera è stata il più delle volte una sottrazione di peso. Soprattutto alla struttura del racconto e al linguaggio. Una lezione che ruota per buona parte attorno al mito di Perseo e Medusa. Una continua metafora sul contrasto tra la leggerezza e la pesantezza. Che prosegue attraverso altre opere e altri esempi. Chiarendo come sia proprio questo contrasto a dare senso ad entrambe.

2 – Rapidità.

Come nella prima lezione, anche qui a farla da padrone è il contrasto. Rapidità e lentezza. Un contrasto che si collega con forza a quello precedente. Attraverso il quale ripercorre alcune tappe fondamentali della letteratura mondiale.

3 – Esattezza.

La definisce come composta da tre caratteristiche.

  • Un disegno dell’opera ben definito e ben calcolato.
  • L’evocazione di immagini visuali nitide, incisive, memorabili.
  • Un linguaggio il più preciso possibile come lessico. Ma anche come resa delle sfumature del pensiero e dell’immaginazione.

4 – Visibilità.

Questa parola racchiude la fantasia e l’immaginazione. E Calvino individua due tipi di immaginazione. Dalla parola all’immagine e dall’immagine alla parola. Lezione in cui pronosticava quanto sta già accadendo. Ovvero la difficoltà a immaginare per l’eccesso di immagini cui siamo sottoposti ogni giorno.

5 – Molteplicità.

Il romanzo tende per sua natura alla molteplicità. È una rete che copre molte cose. Qui Calvino analizza come alcuni grandi scrittori si siano confrontati con la molteplicità. Vedendo in essa una sfida, un’opportunità. O un ostacolo talvolta quasi insormontabile.

6 – Cominciare e finire.

Non una vera e propria lezione. Deriva da un manoscritto preparatorio creato da Calvino per le Lezioni Americane. Contiene in esso molti approfondimenti sulla molteplicità. Analizza vari tipi di incipit ed explicit. Citandone alcuni e creandone una classificazione. Seguendo il flusso dei ricordi del lettore Italo Calvino.

Lezioni americane, stimoli e spunti.

Lezioni Americane Italo Calvino
Italo Calvino

Lezioni americane è stata per me una lettura molto importante. Una lettura certo non facile, essendo davanti a delle lezioni universitarie. Ma piena di spunti e consigli preziosi. Di stimoli per una più attenta cura della propria scrittura. Frasi che colpiscono e che mi hanno fatto riempire pagine di appunti. Analisi di libri e letture che si vanno ad aggiungere all’elenco dei libri da leggere. Di autori che si ha la curiosità di scoprire e riscoprire nella nuova ottica proposta da Calvino. Autori come Sterne, Gadda, Borges, Diderot, Flaubert.

Stupisce anche quanto le Lezioni Americane siano attuali ancora adesso. Nelle similitudini usate. Ma soprattutto nelle previsioni che contengono. Come quella dell’immaginazione, in cui aveva previsto quanto saremmo stati invasi dalle immagini. O quelle sulla rapidità, una caratteristica che è diventata una costante nella vita di ognuno.


In conclusione, Lezioni Americane è per me una lettura necessaria per un aspirante scrittore. Non tanto perché contenga consigli e indicazioni precise su come praticare quest’arte. Ma perché questo saggio indica un modo nuovo e affascinante di vivere questa passione. Nelle sue parole Calvino ci trasmette tutto il suo amore per la scrittura. Un amore che risulta da subito contagioso. E che può soltanto essere d’aiuto a chi ama davvero la scrittura.

Pubblicato da Lorenzo Bobbio

Scrittore e Copywriter per il web, da sempre appassionato lettore ed eterno curioso.

Un pensiero su “Lezioni americane di Italo Calvino, i punti fermi per uno scrittore.”

  1. Mi consolo nel leggere che non solo per me non è stata una lettura facile.
    Sono “lezioni” a tutto tondo che meritano il giusto approfondimento e studio.
    GRAZIE

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