Horror

L’incubo di Hill House, un horror fuori dagli schemi.

l'incubo di hill house

L’incubo di Hill House è un libro dalle tinte horror. Tinte che però non sono così definite. Ma tratteggiate, accennate. L’opera di Shirley Jackson si allontana di qualche passo dagli schemi del genere horror. Travestendosi da romanzo psicologico, introspettivo. Scopriamo insieme la recensione di Hill House.

L’incubo di Hill House: trama.

Hill House ha la fama di essere una casa infestata. Per questo il professor Montague decide di trasferirsi lì per l’estate. Assolda così degli assistenti che lo aiutino nell’impresa. Ossia svelare i segreti di Hill House. Dimostrando che i suoi studi sul soprannaturale hanno una validità scientifica.

L'incubo di Hill House portone
Foto di Peter H da Pixabay

Gli assistenti chiamati dal professore non sono gente comune. Ma persone che hanno già avuto in passato un contatto con il soprannaturale. Come Eleanor, la protagonista de L’incubo di Hill House. Una donna con una vita passata segregata in casa ad accudire la madre. Che ha assistito a una pioggia di pietre, forse lanciate dai vicini. O forse no.

Sin dal primo giorno, Hill House mostra tutte le sue stranezze. Eventi soprannaturali sempre più evidenti, che fanno breccia nei personaggi. Ma soprattutto, che si legano con Eleanor. Un legame che la porterà sempre più dentro Hill House. La farà sentire sempre più in sintonia con quella casa. Portandola a quella scelta finale. L’unica possibile.

La ciclicità de L’incubo di Hill House.

L'incubo di Hill House copertina
Copertina de L’incubo di Hill House

Una delle prime cose che ho amato di Hill House è la sua ciclicità. Elemento evidente sin dall’inizio, da quella frase emblematica. Righe importanti, citate anche nell’adattamento a serie tv. La stessa frase che leggiamo alla fine del romanzo di Shirley Jackson.

Questo è il primo dei tanti elementi che ritornano. Ganci narrativi che catturano l’attenzione del lettore. Spiazzandolo quando se li ritrovano davanti. Proprio come quel finale cui va incontro Eleanor. L’unico finale possibile. Un finale che non è la prima a incontrare.

La mancanza di horror.

Per definizione, il genere horror è popolato di mostri. Fantasmi, creature leggendarie e crudeli nascoste nel buio.

L’incubo di Hill House non ha niente di questo. Non esplicitamente, almeno.

Shirley Jackson
L’autrice Shirley Jackson

Dentro Hill House ci sono rumori. Ci sono segnali e strani avvenimenti. Presenze avvertite, ma di cui non si ha mai la certezza. Tanto che nel lettore si insinua un dubbio. Il dubbio che quelle presenze non siano davvero lì. Ma solo nella testa di Eleanor.

Questo fa de L’incubo di Hill House un horror fuori dagli schemi. Perché del genere mantiene solo l’atmosfera. L’ambientazione è tipicamente gotica, ma ne mancano alcuni elementi cardine del genere. Lasciando così spazio ad altre componenti.

Psicologia e tensione.

I personaggi di Hill House hanno ciascuno un ruolo ben preciso. Ma soprattutto, una psicologia ben definita. Quella più elaborata appartiene ovviamente a Eleanor. Una persona sola, non abituata a vivere con altre persone. Una persona la cui sanità mentale viene subito messa in discussione. Una donna che trova per la prima volta a Hill House sensazioni nuove. Arrivando a creare così un legame malato con gli altri. Ma soprattutto, con la casa stessa.

Questa psicologia così particolare si unisce alle particolarità degli altri. Personaggi ciascuno con i propri difetti e i propri problemi. Che diventano pedine fondamentali della trama. Portandola a ogni pagina verso quell’unico finale possibile.

Ne scaturisce un romanzo profondamente psicologico. In cui a parlare sono i pensieri di Eleanor. Dove è la sua follia ad alimentare la tensione, più degli eventi soprannaturali stessi. Dove tutto sembra avvenire tra due piani diversi. Ed è spesso difficile capire in quale dei due ci si trovi.

Conclusione della recensione di Hill House.

Hill House è un romanzo molto particolare. Un romanzo horror, ma in senso lato. Un romanzo che non punta a suscitare paura. Ma punta tutto sul dubbio, sulla tensione nata dall’incertezza.

L’incubo di Hill House è un valido esempio di come appoggiarsi alla letteratura di genere. Senza però farla davvero propria.

Ma soprattutto, un romanzo che mostra come si debba costruire una trama. Curando ogni dettaglio che ci porta più vicini alla conclusione. Che è e deve essere l’unica conclusione possibile

Pubblicato da Lorenzo Bobbio

Scrittore e Copywriter per il web, da sempre appassionato lettore ed eterno curioso.

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