I mercanti di foglie di Armando Bizzarri è il secondo volume della trilogia fantasy italiana. Un romanzo che prosegue il viaggio della compagnia protagonista del primo volume, la Maledizione delle Catene. Un viaggio che li ha portati sull’orlo della distruzione del mondo di Symbol. E che solo loro potranno sperare di salvare.
I mercanti di foglie: trama.

I mercanti di foglie riparte dove si era interrotto il primo volume. Lo scontro con Silven e i Senza Sonno è stato duro. E l’epilogo non è dei migliori. Il mondo di Symbol è a ferro e fuoco. I Senza Sonno sono ormai ovunque e quasi tutti i regni sono caduti.
Compagnie di Ribelli sorgono ovunque, tormentando i superstiti e costringendoli a unirsi a loro, oppure morire.
Proprio tra questi ritroviamo Silven, fortemente debilitato dallo scontro con la sorella. Un Silven che, però, non ha intenzione di arrendersi. Ma vede nei ribelli un’opportunità. L’unica che gli rimane per non vanificare il suo piano.
Così, unendosi ai Ribelli e piegandoli con l’inganno al suo volere, Silven tenterà di riavvicinarsi alla reliquia. Una reliquia, però, ormai distrutta e priva del suo potere. Reliquia che è anche l’unica speranza di riportare la pace. Così, i Mercanti di Foglie partiranno per un nuovo viaggio verso l’unica speranza di ripararla. Un viaggio duro, anche più del primo. Il cui prezzo si rivelerà davvero alto per tutti quanti.
Dalla Maledizione delle Catene ai Mercanti di Foglie.

L’elemento più riuscito del romanzo I mercanti di Foglie è la sua continuità. Riprende il lettore esattamente dove l’aveva lasciato. Proseguendo naturalmente la storia iniziata nella Maledizione delle Catene. Una storia che mantiene quella coerenza che tanto avevo apprezzato nel primo volume. Presentando costanti riferimenti al passato. Brevi excursus che riportano alla mente elementi del primo romanzo. Creando una forte continuità tra i due volumi.
Un legame che rende i Mercanti di Foglie la naturale prosecuzione della Maledizione delle Catene. Prosecuzione che viaggia spedita verso l’obiettivo. Un viaggio pieno di incontri avvincenti che svelano nuovi dettagli sul mondo di Symbol e sulla magia che lo permea. Mantenendo quella coerenza e quel ritmo rapido che erano già la forza del primo volume.
La coerenza e le novità nel mondo di Symbol.

I mercanti di foglie svela molti nuovi elementi dell’ambientazione. Nuove magie, uniche e affascinanti. Luoghi noti e posti mai visti prima. Numerosi elementi di novità che non escono mai dalla struttura solida del mondo di Symbol. Mantenendo appunto quella coerenza che è uno dei punti forti del romanzo.
Una coerenza che aiuta il lettore a calarsi completamente nella storia. Immergendosi completamente nelle vicende dei Mercanti di Foglie e nel nuovo viaggio per la salvezza della reliquia.
Coerenza alla quale ben si sposano le novità del romanzo. Come il cambio di punti di vista nel corso della storia. Una storia che vediamo non più soltanto attraverso gli occhi del gruppo di Jelko. Ma anche attraverso lo sguardo di Silven. Uno sguardo che rende il lettore conscio delle trame dell’elfo. Entrando in possesso di informazioni che cambiano la sua prospettiva. Rendendolo più consapevole della situazione degli stessi personaggi. Un meccanismo che alimenta ancora di più la curiosità del lettore, suscitando in lui sempre nuovi quesiti.
I mercanti di Foglie è un seguito davvero ben riuscito. Un secondo volume che riesce persino a superare il primo. Capace di tenere il lettore incollato alle sue pagine per tutto il tempo. Lasciandolo poi in attesa dell’ultimo volume per poter concludere questo viaggio emozionante.
Ho apprezzato moltissimo questo secondo volume, ancora più del primo (che già avevo amato). La storia è avvincente sin dalle prime pagine e si mantiene tale per tutto il romanzo. Ottimi i colpi di scena e i nuovi elementi che vengono inseriti nell’ambientazione, che si conferma affascinante e davvero ben studiata.
Davvero un ottimo romanzo, scritto benissimo, lo consiglio a tutti gli amanti del genere fantasy, e non solo!