Nel territorio del diavolo è una raccolta di saggi sulla scrittura di Flannery O’Connor. Qui sono raccolti alcuni interventi dell’autrice statunitense in vari contesti. Interventi che vertono tutti attorno a vari aspetti della scrittura. Al cui interno sono contenuti numerosi spunti e indicazioni preziose.
Nel territorio del diavolo, la struttura.

Nel territorio del diavolo si apre con un racconto. La personale descrizione dell’allevamento di pavoni dell’autrice. Un racconto che funge da piccola digressione iniziale, per poi accompagnarci a quello che è invece il tema portante dell’opera.
Un’analisi della scrittura e dei suoi aspetti dal punto di vista di Flannery O’Connor.
Il libro può essere suddiviso idealmente in due sezioni.
La prima parte dell’opera analizza la scrittura narrativa nella sua generalità. Qui sono contenuti alcuni interventi della scrittrice sull’argomento. In particolare, si sofferma molto sulla forma del racconto, tipica della sua opera. Ma le sue riflessioni abbracciano l’intera letteratura.
Nella seconda parte si scende invece in una sezione più precisa. La sua reale dimensione da artista. Quella di scrittrice del Sud degli Stati Uniti. E di scrittrice cattolica.
Queste due caratteristiche permeano l’intera opera di Flannery O’Connor. Lo fanno apertamente e dichiaratamente. Qui l’autrice statunitense lo afferma con rinnovato vigore. Perdendosi in spiegazioni e precisazioni sull’argomento che la fanno conoscere ancora di più ai suoi lettori.
I consigli da prendere da Nel territorio del diavolo.

Nel territorio del diavolo tratta temi molto specifici. Soprattutto nella seconda parte. Temi che difficilmente riescono a essere da spunto per chi è lontano dal mondo di Flannery O’Connor.
La prima parte, però, contiene invece numerosi spunti ottimi per qualunque aspirante scrittore.
Consigli a volte in linea con quelli di altri autori. Come la necessità di rendere la scrittura un’abitudine, pensiero espresso anche da Stephen King.
Ma anche consigli molto diretti, soprattutto sui racconti. Come quello di essere sempre molto pratici e partire sempre dalla realtà. O l’indicazione che quello che rende credibile un racconto è un’azione inattesa, ma credibile. O ancora l’indicazione che Un racconto è riuscito se dentro ci puoi sempre vedere qualcosa di più, se continua a sfuggirti di mano. Nella narrativa, due più due fa sempre più di quattro.
Conoscere Flannery O’Connor.

Leggere Nel territorio del diavolo è anche un modo per conoscere meglio la scrittrice. Attraverso le sue parole scopriamo infatti molto della sua personalità. Una personalità forte e salda nei suoi principi. Che rivendica con forza la sua origine e la sua fede. Vivendole non come limitazioni, ma come grandi opportunità. Elementi che hanno dato forza e forma alla sua opera.
L’autrice parla della sua fede attraverso analisi attente. Cercando di spiegare perché essa non sia una limitazione, ma l’esatto opposto.
Non mancano anche alcuni riferimenti specifici ai suoi racconti. Come quello al brano Un brav’uomo è difficile da trovare”, dove l’autrice racconta qualcosa di più dietro la storia.
Ho trovato Nel territorio del diavolo molto interessante, soprattutto nella prima parte. Un concentrato di ottimi spunti, riflessioni e validi consigli. Consigli spesso molto pratici e definiti, al contrario di quelli contenuti in altre opere simili. Una lettura che può fornire del buon materiale a qualunque scrittore. E un buon modo per conoscere meglio un’autrice fuori dal comune.