Il romanzo di fantascienza è uno dei più in voga del momento. Come per il fantasy, anche il genere fantascientifico ha beneficiato delle produzioni cinematografiche. Pensiamo al film Divergent, tratto dal romanzo di Veronica Roth. La pellicola ha avuto un impatto notevole sul suo successo.
Uno dei punti forti del genere fantascientifico è la sua versatilità. La fantascienza è infatti vista da molti come il punto d’incontro tra il fantasy e la narrativa classica.
Ma quali sono le caratteristiche del romanzo di fantascienza? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Significato e storia del romanzo di fantascienza.
Prima di scoprire la storia del romanzo di fantascienza, proviamo a capirne il significato.
Il termine è dato dall’unione di due parole, fantastico e scienza. Due parole in aperta contraddizione. Questo è infatti la fantascienza, un romanzo basato sulla contraddizione.
Nel romanzo fantascientifico tutto deve essere credibile scientificamente. Anche l’assurdo. A differenza del genere fantasy, qui non può esistere la magia. Se esiste, deve avere una spiegazione più che plausibile. Deve essere in sostanza un romanzo scientifico. D’altronde la parola deriva proprio dall’inglese science fiction.
Il romanzo di fantascienza nasce verso la fine del XIX secolo. Ha origine dall’importanza che la scienza si guadagna dopo la Rivoluzione Industriale. I rapidi progressi scientifici stimolano la fantasia degli artisti. Tutto diventa possibile e la scienza sembra non avere più limiti.
Uno dei primi esponenti del genere letterario è stato Jules Verne. In lui la scienza prendeva la forma di invenzioni sensazionali. Su tutti il suo Nautilus, un sottomarino dalle caratteristiche incredibili per l’epoca. I suoi romanzi sono una lettura fondamentale per chi vuole cimentarsi con questo genere.
Un altro grande scrittore di libri di fantascienza fu H. G. Wells. Con Verne ha contribuito enormemente alla nascita della fantascienza. Sono famosi alcuni suoi i romanzi come La macchina del tempo e La guerra dei mondi.
Per poi arrivare alla svolta data da H.P. Lovecraft. La sua deriva verso l’horror soprannaturale ha segnato profondamente la storia del genere.
Parlando di fantascienza poi non si può non nominare Isaac Asimov. Le sue leggi della robotica sono un elemento portante di molti libri di fantascienza.
A questo proposito, ti consiglio di leggere il ciclo completo della fondazione.
Da qui il genere fantascientifico si è suddiviso in moltissimi sottogeneri. Fantascienza distopica, Cyberpunk e Steampunk sono solo alcuni generi letterari derivati da esso.
Caratteristiche di un romanzo di fantascienza.
1 – L’innovazione.
La caratteristica principale di un romanzo di fantascienza è l’innovazione. Deve essere un elemento fondamentale nella storia. E deve essere credibile. Deve modificare il modo di vivere delle persone. Le loro abitudini. Il loro modo di parlare.
Per essere credibile, questa innovazione deve essere plausibile. Questo però non significa che si deve studiarne il funzionamento. Né tantomeno arrivare a progettarla. Verne non ha mai progettato un vero sottomarino, da quel che sappiamo.
Ma dobbiamo dare quanti più dettagli possibili a riguardo. Rimanendo sul generico, ipotizzando o viaggiando con la fantasia. L’innovazione che descriviamo non deve necessariamente essere possibile. Ma plausibile sì.
2 – Il linguaggio.

Deve derivare direttamente dall’innovazione. Un buon libro di fantascienza deve essere pieno di termini scientifici appropriati. Parole esistenti o inventate che si riferiscono a quell’innovazione. Ad esempio, prima di Asimov nessuno aveva mai parlato di roboetica.
3 – L’ambientazione.
Come detto prima, l’ambientazione deve risentire molto del progresso tecnologico. Parliamo di una tecnologia aliena? Allora la presenza degli alieni dovrà essere ovunque. Sia fisicamente che non.
A parte questo, però, non c’è limite all’ambientazione di un romanzo di fantascienza. Può avvenire in qualunque tempo, passato o futuro. E in qualunque pianeta, reale o immaginario. Dobbiamo soltanto ricordarci di rendere il tutto verosimile. Anche un pianeta subacqueo a mille anni luce dalla Terra.
4 – Il viaggio.

Proprio come nel fantasy, anche nel genere fantascientifico il viaggio è fondamentale. Un viaggio fisico, di scoperta ed esplorazione. E un viaggio di crescita dei personaggi, qualunque sia la loro razza.
Anche in questo caso il viaggio ha una doppia importanza. È infatti l’occasione per narrare le avventure dei protagonisti. Ma anche per mostrare il mondo che abbiamo inventato. E come la scienza e le innovazioni introdotte influiscono in esso.
5 – Gli stereotipi.
Gli stereotipi possono tornare molto utili nella fantascienza. Soprattutto se intendiamo popolare il nostro mondo di creature aliene. In quel caso ci possono venire in aiuto per la loro caratterizzazione.
Ogni razza avrà infatti le sue caratteristiche. Alcuni punteranno tutto sull’intelligenza. Altri sulla forza bruta. Altri ancora sulla propria tecnologia. Alcuni saranno pacifici, altri lotteranno per soggiogare l’universo.
Non tutti i personaggi devono poi seguire quegli stereotipi. Anzi, il contrasto con il resto della popolazione è un ottimo espediente narrativo. Ma come noi umani abbiamo delle caratteristiche comuni tra di noi, così dovrebbe essere anche per gli alieni.
Come spiegare il proprio mondo in un romanzo di fantascienza.
Concludo questa breve analisi con un espediente spesso usato nei libri di fantascienza. Ossia il ricorso allo scienziato.
Spesso la cosa più difficile è proprio quella di spiegare la struttura alla base del nostro mondo. O far capire come questa sia presente nell’ambientazione. Per risolvere questo problema molti scrittori ricorrono alla figura dello scienziato.

Questo esperto solitamente ha il compito di spiegare il funzionamento del nostro mondo. Ma sempre a delle persone con poche conoscenze tecniche. In questo modo non potrà usare troppi termini specifici. Né potrà scendere troppo nei dettagli.
Così facendo, lo scrittore si mette automaticamente al riparo da eventuali errori scientifici. Non dovrete spiegare come avviene una reazione chimica o in quali condizioni. Avviene, e tanto basta per far capire il principio alla base.
Ricordiamoci sempre che non dobbiamo inventare qualcosa, ma solo immaginarlo e renderlo verosimile. Molto più che in un romanzo fantasy.
Ovviamente ci sarebbe molto altro da dire sul genere fantascientifico. Soprattutto sui tanti sottogeneri della fantascienza. Se ne hai qualcuno che ti è molto caro, fammelo sapere nei commenti!
Magari potrebbe essere uno spunto per una nuova sezione.
Grazie per essere arrivato a leggere fino a qui. Se hai qualche domanda ricordati che sono sempre a disposizione e rispondo sempre a tutti.
Buona lettura e buona scrittura!