Narrativa

Siddharta di Hermann Hesse, come ricreare le sensazioni narrate.

Siddharta di Hermann Hesse

Siddharta di Hermann Hesse è un libro di ricerca. Un romanzo che si pone fuori da ogni schema. Filosofico, religioso o stilistico. Una storia dove eventi e simboli assumono lo stesso aspetto. La narrazione va oltre gli eventi narrati. Scavando nelle sue sensazioni. Sensazioni che escono con forza dalle pagine del libro. Inondandoci della stessa pace ricercata per tutto il libro. Scopriamo insieme la recensione di Siddharta di Hermann Hesse!

Siddharta di Hermann Hesse, oltre la trama.

Siddharta di Hermann Hesse
Hermann Hesse

Siddharta di Hermann Hesse può essere riassunto in poche parole. Un uomo si dedica fin dalla nascita alla ricerca della vera pace. La santità. Lo fa come figlio di bramino. Come Samana, abbandonando tutto per la sua ricerca. O ancora come uomo normale, gettandosi nella vita comune. Fino alla fine del suo viaggio.

La trama di Siddharta non sembra certo entusiasmante. Magari può sembrare un semplice romanzo di crescita. Un viaggio interiore alla ricerca della felicità.

Ma Siddharta è molto di più. Il vero senso dell’opera è oltre la sua trama. È nei suoi simboli, di cui il romanzo è pieno. Metafore e significati nascosti che celano messaggi forti.

Siddharta: significato.

Copertina dell’edizione Adelphi

Siddharta di Hermann Hesse ha al suo interno più di un significato. Già a partire dall’ambientazione.

Siddharta è infatti ambientato in Oriente. Ma è pieno di elementi e tematiche fortemente occidentali. Tematiche che trovano origine nel periodo in cui è scritto. All’inizio del ‘900, subito dopo la Prima guerra mondiale. Una posizione forte dell’autore tedesco. Volta a favorire una rigenerazione culturale dell’Europa. Che possa attingere dalla cultura orientale a lui molto cara.

Così, attraverso la storia di Siddharta, Hermann Hesse prende le sue posizioni. Ponendosi contro i saggi che si isolano dal mondo. Dai filosofi che si collocano al di sopra degli altri. Perché proprio come Siddharta, la rivelazione potrà arrivare soltanto vivendo al massimo la propria vita.

L’edizione Adelphi che ho potuto leggere aiuta molto in questo senso. Non soltanto per le numerose note a piè di pagina. Ma per gli appendici al fondo del romanzo. Gran parte forse troppo scolastici, essendo questa edizione pensata per le scuole. Ma con alcuni brani e testimonianze dell’autore tedesco che aiutano a gettare più luce sul significato di Siddharta di Hermann Hesse.

Le emozioni di Siddharta di Hermann Hesse.

Siddharta di Hermann Hesse ha molti pregi. Evoca delle morali profonde e condivisibili. Dipinge con maestria un’ambientazione indefinita, ma allo stesso tempo precisa.

Ma più di ogni altra cosa, a rendere Siddharta un libro unico è per me la sua capacità di trasmettere.

Leggendo della meditazione di Siddharta e delle sue esperienze, ci si sente come sfiorati da quella pace agognata. Di fronte a Gotama, si percepisce quella stessa urgenza che spinge Siddharta ad allontanarsi. Quando è al fianco del mercante Kamaswami, si prova la stessa sua duplice emozione. Si percepisce la felicità per le sue nuove fortune, ma allo stesso tempo ci sentiamo stretti dalla perdita di una sua parte.

La conclusione di Siddharta, poi, non delude. Sebbene sia la stessa che ci si immagina fin dall’inizio. Ma il modo in cui ci si arriva, la rende perfetta. L’unica conclusione possibile.


Siddharta di Hermann Hesse è un’opera di narrativa stupenda. Uno di quei libri che rileggo sempre con piacere. E che mi lascia sempre qualcosa a ogni lettura. Un libro che può davvero aiutare a trovare un po’ di serenità. E da cui imparare molte cose. Come dipingere personaggi e scenari indefiniti, ma reali. Come sfruttare simboli e metafore. Ma soprattutto, come comunicare con forza emozioni e idee.

Pubblicato da Lorenzo Bobbio

Scrittore e Copywriter per il web, da sempre appassionato lettore ed eterno curioso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *